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La Storia

Montalbano Elicona, tortuosa e candida cittadina Il toponimo Montalbano secondo alcuni studiosi deriva dal latino “mons albus”, con riferimento ai monti imbiancati di neve; secondo altri dall’arabo al-bana, con il significato di “luogo eccellente”. Studi più recenti ne fanno derivare il nome da Sesto Nonio Albano, latifondista romano, cittadino della vicina Tindari, che sarebbe l’eroe eponimo della città. Il nome del fiume Elicona è di chiaro etimo greco (elikon = tortuoso) e compare presumibilmente nel IV sec. a.C. Tra i possedimenti degli svevi, Montalbano ricca di ogni bene Le prime notizie del borgo risalgono al IX sec. d.C. quando, conquistato dai bizantini, assume l’aspetto di una rocca fortificata ma nell’843 Messina cade sotto il dominio arabo e con essa, probabilmente, Montalbano. Verso la metà del XII secolo si ha la prima notizia ufficiale di Montalbano nel celebre Libro di Re Ruggero del geografo arabo al-Idrisi che definisce il luogo “una rocca assai aspra a salirvi e scendervi ma ricca di ogni bene”; con i normanni la rocca di Montalbano si arricchisce di torri e diventa possedimento demaniale, sotto il diretto controllo della corona, rimanendo tale anche sotto gli svevi. Il perdono di Federico II Nel 1211 l’imperatore Federico II di Svevia concede la rocca in dote alla sua prima moglie Costanza d’Aragona; ma per essersi ribellato all’imperatore, come le altre colonie lombarde della Sicilia, nel 1233 il borgo è distrutto e gli abitanti sono deportati in parte ad Augusta e in parte a Palermo ed Agrigento; tuttavia, Federico II, consapevole dell’importanza strategica di Montalbano, ricostruisce il castello inserendolo in un piano generale di consolidamento delle fortezze siciliane; con re Manfredi nel 1262 Montalbano è elevata al rango di contea e affidata a Bonifacio Anglona, zio dello stesso re. Gli aragonesi e la reggia Gli angioini nel 1270 continuano l’opera di consolidamento del castello, ma il periodo d’oro di Montalbano coincide con l’arrivo di Federico II d’Aragona che vi stabilisce la sua residenza, (1302-1308) fortificando il castello e circondando di nuove mura il borgo. Nel 1396 Montalbano viene concessa a Tommaso Romano barone di Cesarò la contea di Montalbano; da reggia, il castello scade a palazzatto feudale: centro amministrativo dei beni del signore e punto di riferimento della vita civile (politico-giudiziaria) di un piccolo centro montano. La signoria dei Romano durò due secoli fino a quando non passò, alla fine del ’500, a Filippo Bonanni al quale la portò in dote I’ultima erede dei Romano. Due secoli durò anche la signoria dei Bonanni i quali trascurarono del tutto il disagevole feudo montano.

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I MERAVIGLIOSI CASTELLI DI FEDERICO II DI SVEVIA IN BASILICATA-PUGLIA-CALABRIA-SICILIA

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