La Storia
Il centro geografico della Sicilia Fu abitata fin dalla preistoria in virtù della sua particolare posizione, a oltre 900 m sul livello del mare nonché nel centro geografico della Sicilia, utile pertanto per l’avvistamento e la difesa. I primi ad abitare la città furono i Sicani che vi si recarono dopo aver abbandonato l’Etna a causa delle eruzioni. Poi fu la volta dei Siculi che si integrarono con i primi e vissero in prosperità e pace prima di cadere nell’area di influenza greca. Urbs Inexpugnabilis La presa di Enna da parte dei Romani fu certamente una delle più ardue imprese che i soldati di Roma avessero mai condotto in Sicilia: essi dovettero ricorrere alla rete fognaria per infiltrarsi fino in cima al monte e conquistare la roccaforte di Sicilia. Per questa ragione i Romani nominarono la città Urbs Inexpugnabilis. Cadde successivamente sotto l’influenza dei Cartaginesi. La consegna di Castrogiovanni a Ruggero Dopo il periodo bizantino, giunsero i normanni: anche per il conte Ruggero non fu facile espugnare la città. Gli occorsero, infatti, ben quindici anni di assedio prima che Enna gli venisse consegnata nel 1087 grazie ad un patto con il comandante saraceno. Il nome della città divenne Castrogiovanni e tale rimarrà fino all’epoca fascista. Federico e l’ombelico dell’isola Con Federico II la città conferma la sua condizione di ombelico della Sicilia con la costruzione di una torre ottagonale a poche centinaia di metri dall’esatto centro geografico dell’isola dall’alto della quale sarebbe stato progettato l’intero sistema amministrativo e viario della Sicilia. L’imperatore svevo fece anche restaurare l’antico castello d’epoca sicana ed aggiunse allo stemma della città l’aquila bicipite.