La Storia
Un passato assai remoto La Storia di Bovino affonda le sue radici in un passato assai remoto. Se ne ignorano le origini e da quale popolo fu, nei primi tempi, abitata. Domina i colli del Subappennino Meridionale proprio dove questo degrada e dove comincia l’immensa pianura del Tavoliere di Puglia, in una posizione di controllo lungo la valle del Cervaro. Di qui la ragione per cui, tante volte distrutta, è stata sempre rifondata, proprio per la sua posizione strategica. Polibio, Plinio e Annibale Bovino fu Municipio romano, dopo la guerra sociale dei 90 a. C. La prima esplicita menzione di Bovino la troviamo in Polibio (Historiae III, 87 – 88) e in Plinio che, accennando a Vibinum, parla di popoli Vibinates (Naturalis Historia III, 16). Il primo narra che Annibale, sceso dalla Daunia, si accampò intorno a Vibonio o Vibonium e di lì corse a depredare gli Arpinati e tutta la Daunia. A ricordo dell’avvenimento il luogo dove Annibale sostò è tuttora denominato “Monte Castro”.
Ancora in piedi Crollato l’impero romano, Bovino subì prima la dominazione longobarda e poi quella bizantina. In quegli anni fu distrutta dall’imperatore bizantino Costante Il e, in seguito, fu di nuovo distrutta dai Normanni che, per opera di Drogone, la incendiarono e la rasero completamente al suolo (1045). Sulle rovine la cittadina venne nuovamente ricostruita e sull’antica rocca, Drogone fece innalzare il suo castello.
Dai tedeschi agli spagnoli Ai normanni successero gli Svevi e i D’Angiò Successivamente fu sotto il dominio dei Conti di Loretello, del casato di Bertrando dei Reali, degli Estendardo, dei De Spes e in ultimo dei Duchi di Guevara, potenti Signori della Navarra, discendenti da una delle più grandi e illustri famiglie di Spagna, che hanno governato per molto tempo il suo territorio assicurandole pace e prosperità.
Passato e presente legati indissolubilmente Antichissima la sua Diocesi, che ha visto avvicendarsi sul suo soglio episcopale più di una settanta vescovi,tra cui personaggi di altissima statura,cristiana e umana,che,con la loro opera e il loro insegnamento,si adoperarono instancabilmente per la crescita,morale e civile,della cittadina. Nel 2002 Bovino è stato riconosciuto uno dei “Borghi più belli d’ Italia” da parte dell’A.N.C.I.(Associazione Nazionale Comuni d’Italia). Oggi,della storia di Bovino parlano in modo eloquente i suoi monumenti,le chiese,le varie iscrizioni,i resti di mura di cinta in “opus reticulatum”, i ruderi di un acquedotto romano,gli avanzi di mosaici, il caratteristico centro storico e i numerosi reperti esposti presso il museo civico, punti di riferimento insostituibili per quanti intendano conoscere e approfondire il suo plurimillenario passato.