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La storia

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Sulla vetta tra Corleone e Sciacca dove fanno i nidi le aquile Giuliana sorge nell’estremo lembo meridionale della provincia palermitana, lungo il percorso Corleone-Sciacca, svettante su una rupe basaltica di 710 metri sul livello del mare che degrada a strapiombo nell’ampia valle del fiume Sosio. Il regio storiografo Gian Giacomo Adria vissuto nel XVI secolo la descriveva come “eccelsa città situata sull’alta vetta di un colle, sotto cui è un’altissima rupe, dove fanno i loro nidi le aquile”. Julius, pater Juliana Il territorio di Giuliana fu abitato sin dai tempi più remoti ma durante il periodo imperiale romano (I-V sec. d.C.) le fu dato il nome dell’antico proprietario romano, un latifondista di nome Julius, verosimilmente riconducibile alla gens Julia. Tuttavia il primo documento storico che riguarda Giuliana è un diplome del 1185 del Re Guglielmo II Il Buono con il quale il “casale di Juliana” venne infeudato alla chiese di Monreale. Fu sotto il regno di Federico III d’Aragona che la città conseguì titoli e diritti di città demaniale che la fecero diventare una piccola capitale politica della Sicilia aragonese. Jacopo Siculo, pittore di grande talento Giuliana è la patria di Giacomo Santoro, detto Jacopo Siculo, valente pittore del XVI sec. che fu attivo a Roma nella cerchia dei peruzzi e di Raffaello e poi nell’Umbria meridionale e di Antonio Ferraro, insigne stuccatore, scultore e pittore, capostipite di un’attivissima famiglia di artisti.

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I MERAVIGLIOSI CASTELLI DI FEDERICO II DI SVEVIA IN BASILICATA-PUGLIA-CALABRIA-SICILIA

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