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Il Castello

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l vascello natante nell’aria Il Castello di Oria, realizzato a partire dal 1221 per volere di Federico II, ha la forma di un triangolo isoscele con base a sud e vertice a nord. Tre torri si elevano nel muro meridionale: la torre “quadrata” detta anche del maschio” o “del becco”, la torre “del cavaliere”, sorta probabilmente con  funzione di vendetta e di protezione all’ingresso, e la torre “del salto” eretta per necessità di dominio sul versante orientale. Al vertice si trova la torre “dello sperone”, simile alla prua di una nave, da qui l’appellativo di “vascello natante nell’aria”.

Il gigantesco gioiello di pietra per Jolanda di Gerusalemme L’antico maniero – anche conosciuto come il “gigantesco gioiello di pietra” – fu progettato forse dallo stesso Federico quando dimorò  in città per  attendere la sposa Jolanda di Gerusalemme. L’area su cui sorge, occupata in precedenza da un torrione isolato normanno e dalla Cattedrale todosiana, fu requisita dall’imperatore che in cambio concesse al vescovo Peregrino I il Colle del Vaglio e le decime per la costruzione del nuovo tempio.

2Castrum Horye reparari debet Nel 1241 lo Statuto della riparazione del castelli stilato dai provisores castrorum, prescriveva che il castello di Oria “reparari debet” (deve essere riparato) e non “reparari potest” (può essere riparato), a testimonianza di quanto fosse ritenuto importante; alle spese per la riparazione, però, dovevano provvedere i cittadini locali.

Nove secoli di ospiti illustri Caposaldo delle fortificazioni salentine, nei suoi nove secoli di vita è stato sosta di re, principi e cavalieri crociati, dimora di marchesi e baroni. Vi soggiornarono, tra gli altri, Maria d’Enghien e Ladislao, re di Napoli; Isabella di Chiaromonte, Ferrante d’Aragona e Alfonso d’Aragona; in tempi  più recenti, vi sono passati i Reali d’ Italia, alcuni principi di casa Savoia e la principessa Margareth d’Inghilterra. Ebbe visitatori illustri come l’Imperatore di Germania Guglielmo II, il Mommsen, Gregorovious, il Bourget e il Cardinale Tiserant.

Cinquemila soldati nella piazza d’armi Al suo interno, un cortile ampio 3900 metri quadrati, detto “piazza d’armi”, poteva contenere fino a cinquemila soldati. Sul suo lato ovest si allineano gli alloggi per il signore e per il castellano, il magazzino per i viveri, le caserme per i soldati. Prendendo la scala che avvolge la torre del cavaliere, si arriva all’interno dall’ala visitabile. Il salone d’ingresso con volta ogivale, custodisce una preziosa raccolta di antichità messapiche  e greco-romane, tutte di provenienza locale. Da questo si accede all’interno del Torrione la cui architettura, a parte le grate litiche delle finestre, è interamente riconducibile al XIII secolo. Ai piedi della torre del salto si trova l’antichissima cripta dei Santi Crisante e Daria, primi protettori della città. Sono i resti della chiesa ipogea fatta edificare intorno alla metà dell’800 dal vescovo Teodosio.

Danneggiamenti e restauri Poco resta oggi dell’impianto normanno e della costruzione federiciana: nei secoli, infatti, il castello ha subito diversi danneggiamenti e restauri. Il primo danneggiamento è ascrivibile a Manfredi che nel 1254 si oppose alla lega antisveva capitanata da Tommaso d’Oria, mentre nel 1433 è il generale Caldora a mettere a ferro e fuoco la città, compreso il castello. Sette anni più tardi, invece, il principe Giovanni Orsini lo restaurò in occasione delle nozze della nipote Isabella di Chiaromonte con Ferdinando d’Aragona. Nel 1504 il generale Pietro de Pace, pedina nello scontro tra francesi e spagnoli, lo attaccò con i suoi 12.500 soldati e venti pezzi d’artiglieria.

Nobili e religiosi proprietari Nei secoli successivi passò dai Borromeo al fisco, prima di essere acquistato nel 1825 dalla badessa delle monache benedettine. Nel 1866, a seguito dell’abolizione degli ordini religiosi, passò al Comune che nel 1933 lo cedette alla famiglia Martini-Carissimo, attuale proprietaria del castello. Fonti: “La via dei canti” di Angelo Lucano Larotonda www.torneodeirioni.it

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La Storia

ORIA panorama ph.M.Galliano

Da Hyria a Orea Oria vanta tradizioni antiche e gloriose. Secondo le indicazioni tramandate da Erodoto di Alicarnasso e da Strabone, un gruppo di cretesi di Minos sarebbero stati sbattuti da una tempesta sulle coste joniche, fondando nell’etroterra Hyrìa intorno al 1200 a.C. Diverse le teorie sull’origine del nome. Di certo, nel tempo ha subìto diversi cambiamenti: Hyrìa, Orra, Ouria, Uria, Iria, Varia, Ureto, Oira e Orea.

Il vessillo svevo La città fu successivamente municipio di Roma e dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente fu soggetta ai Greci, ai Longobardi, ai Bizantini diventando spesso teatro di assedi e saccheggi, quindi fu terra normanna. Il vessillo svevo di Enrico IV fu issato sulla città nel 1191 e vide esultanti gli Oritani, speranzosi in un futuro migliore. Federico II, succeduto al padre, la dichiarò infatti città demaniale e vi fe ce costruire I’imponente castello sulle preesistenti fortificazioni normanne.

Il sollazzo del Torneamento Nel 1225 l’imperatore emanò un bando per “sollazzare” gli abitanti della “fedelissima cittade d’Orea” in attesa delle nozze con la promessa sposa Isabella di Brienne, che avvennero nel novembre dello stesso anno nella cattedrale di Brindisi. Il sollazzo bandito dallo svevo era il Torneamento, una vera e propria sfida tra i quattro rioni della città – Castello, ]udea, Lama e Santo Basilio – con atleti e cavalieri che si cimentavano in durissime prove per conquistare l’ambito Palio.

La lega antisveva del sobillatore Tommaso Alla morte di Federico, la parte guelfa della città prese il sopravvento e si ribellò agli Svevi. Era il 1254 quando Brindisi, Lecce, Mesagne e Oria formarono una lega antisveva sotto la guida di Tommaso, nativo di Oria. Manfredi, figlio di Federico, reagì militarmente e pesantemente: Brindisi fu riconquistata, Lecce si arrese, Mesagne fu distrutta mentre Oria fu assediata ma resistette a lungo. Alla fine Manfredi vinse: risparmiò l’abitato ma non perdonò gli abitanti, compreso quel Tommaso sobillatore che pagò con la vita il suo gesto.

Sulle orme di Federico, scrittori, artisti e letterati Quando la vicenda sveva si concluse con I’infausta morte di Corradino, Oria passò sotto it dominio degli Angioini e venne di nuovo inclusa nel Principato di Taranto, rimanendovi fino al 1493. Nel 1572, San Carlo Borromeo ne alienò il feudo al vescovo di Cassano per quarantamila ducati, somma che fu distribuita in opere di carità. Divenuta una delle tante citta periferiche del Regno di Napoli prima e del Regno d’Italia poi, Oria continuò ad essere meta prediletta solo di scrittori, artisti e lettarati che, nella riscoperta romantica del medioevo, la visitavano alla ricerca di vestigia ed atmosfere che potessero stimolare la loro fantasia. Fonti: www.comune.oria.br.it www.torneodeirioni.it

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Ricettività

ALBERGHI, B&B, ETC BORGO di ORIA – RESORT Indirizzo: L’appartamento è situato nel centro storico di Oria Recapiti: Tel 329 2307506 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito Web: www.borgodioria.it Descrizione: Ospitalità in antiche dimore ai piedi del castello Svevo di Oria CENTRO EDUCATIVO ROGAZIONISTI Indirizzo: Via Annibale Maria di Francia, 32 Recapiti: Tel 0831-848106 – Fax 0831-845499 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito Web: www.rogazionistioria.com Descrizione: Camere: 10, letti: 50, accessibilità disabili. Il centro, che sorge in periferia, è stato di recente ristrutturato per offrire un servizio adeguato. VILLAGGIO TURISTICO ORCHIDEA Indirizzo: Via per Manduria, 4 Recapiti: Tel e Fax 099-9795341 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito Web: www.villaggiorchidea.it Descrizione: A 4 Km. dal centro; camere 17, letti 100; accessibilità disabili. L’intera struttura comprende un’ampia sala ristorante molto accogliente e diciassette mini-appartamenti confortevoli in un ambiente ricco di verde; inoltre il villaggio offre al suo interno una vasta gamma di servizi ricreativi e sportivi. SEMINARIO VESCOVILE Indirizzo: Contrada S. Cosimo alla Macchia Km. 5 Descrizione:A 5 Km. dal centro; camere 20, letti 60; accessibilità disabili. Il seminario è una costruzione abbastanza recente nei pressi del Santuario, con ampi spazi all’aperto e offre servizi di ricettività per gruppi organizzati di turisti soprattutto nel periodo estivo in quanto per il resto dell’anno è occupato dai seminaristi. BED AND BREAKFAST DAI BROTHER’S RISTORANTE PIZZERIA Indirizzo:Via Torre Santa Susanna, Km. 2 Recapiti: Tel 339 – 2620758 Descrizione:A 2 Km. dal centro; accessibilità disabili; la struttura è stata realizzata da circa cinque anni e si presenta in ottime condizioni, offre servizi di ristorazione e ricezione e ampi spazi ricreativi. RITIRO M. IMMACOLATA Indirizzo:Piazza San Domenico Recapiti:Tel e Fax 0831-845364 RESIDENCE ANGELICA R A Indirizzo:Via Pascoli 14/b Recapiti:Tel e Fax 0831 849816 – 329 7940487 Descrizione: Ubicato alle spalle del Municipio ed a pochi passi dal centro storico, il Residence Angelica è un palazzo di recente costruzione dallo stile sobrio ed accogliente realizzato per dare il massimo comfort al turista che si ferma a visitare l’antichissima città di Oria RISTORANTI Ristorante Vecchia Oria Vico Rotto Milizia, 3 – Tel. 0831/845880 Ristorante Pizzeria da Saverio – Tel. 0831/847362 Via Torre, 217 Ristorante La Torretta C/da San Cosimo alla Macchia – Tel. 0831/896960 Pub Medieval Inn Via Francavilla Fontana – Tel. 0831/840359 Ristorante Orchidea Via per Manduria Pizzeria: Dai “Brother’s” Via per Torre Santa Susanna, Km. 2 Oria (BR) Tel. 0831/848083 – 338/4943445 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Bar ristorante pizzeria Fuori Porta Piazza Lorch, 35 – Tel. 831/847171 http://www.ristorante-fuoriporta.it/contatti.html Taverna della loggia Via Milizia, 103 Oria (BR) – Tel .0831/840353 Trattoria Luce Piazza Manfredi Ristorante Miledand Via per Torre, Km. 2 Ristorante Pizzeria Bo Kaos Via D.Bonifacio Ristorante Pizzeria Nirvana Via Torre, 155 Ristorante Pizzeria Parco Laurito C/da Laurito – Tel. 0831/847273 Paninoteca pizzeria Bomber Via Torre, 18 Trattoria dei cavalieri Via Castiglione, 3 Oria (BR) – Tel. 0831/845053 Paninoteca Akropolis Via Dragonetti Bonifacio Moldy’s Pizze Piazza Manfredi, 27 Paninoteca Il Maniero Via Francesco Milizia Pizzeria La Corona del Re Via M. Pagano – Tel. 0831/840104 Pizzeria Tre Archi C.da S. Cosimo alla Macchia – Tel. 0831/846974 Guaranà Via Latiano, 52 Pizzeria De Virgilis Cinzia Via Palermo n.2 Orient Express Piazzale Stazione Ferroviaria Ristorante pizzeria Italia 2000 Viale Magna Grecia -Tel. 0831/840213 Pizzeria Max Min Pizza Via Latiano

I MERAVIGLIOSI CASTELLI DI FEDERICO II DI SVEVIA IN BASILICATA-PUGLIA-CALABRIA-SICILIA

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