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Il Castello

Il castello di Monteserico, sito nella frazione di Genzano di Lucania, a circa 18 km dal paese, non ha un’origine certa, anche se non vi mancano accreditati richiami storici. Rifugio di nobili, monaci e attrici.

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Alcuni ne fanno risalire la costruzione addirittura al tempo dei Romani, ma molti lo ritengono giustamente di età normanna come nel caso di Giustino Fortunato. Altri, come il medievalista tedesco Carl Arnold Willemsen – che ha profuso un notevole impegno nello studio dell’epoca e della figura dell’imperatore Federico II – hanno ritenuto che, poiché di modeste proporzioni, si tratta di un luogo di villeggiatura più che di difesa, ma recenti studi ne dimostrano il contrario, soprattutto se si tiene in considerazione che accanto ad esso vi fu un esteso villaggio. Sembra comunque certo che venne trasformato in fortezza ai tempi di Ottone II, verso il 980. Nel 1041 fu teatro della battaglia che vide i Normanni di Melfi sconfiggere i bizantini di Montepeloso. Il castello fu restaurato ed ampliato dagli svevi e pare che fosse frequentemente visitato da Federico II poiché habitat naturale dei rapaci tanto cari all’Imperatore. Intorno all’anno mille il castello venne designato come Magister Massarium Apulia, nel medioevo fu rifugio dei monaci basiliani e nei sotterranei contiene grotte che risalgono alla preistoria. Quando, nei primi decenni del XV sec., scomparve la borgata di Monteserico il castello continuò  ad essere abitato; dopo la prima guerra mondiale fu ristrutturato e divenne dimora della stella del cinema muto Lida Borelli. Una sobria struttura piramidale

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Il castello, molto sobrio nella sua struttura architettonica, sorge a 557 metri sul livello del mare, sulla sommità del monte che dà il nome alla contrada. La configurazione del castello viene definita a pyramidenturm. Si tratta di un volume a forma pseudo tronco-piramidale, circondato da fossato. La struttura è composta da una torre quadrangolare centrale ed un recinto più basso e con tratti murari a scarpa. Superato un ponte ed il portale di acceso, vi troviamo una breve corte quadrata, la quale separa il mastio dalla massa esterna che lo recinge. La pianta del piano terra è divisa in due parti, con un arco che sostiene una volta a botte a sesto acuto. Ai due piani superiori, che oggi non conservano traccia della loro antica struttura, si accedeva mediante una scala a chiocciola completamente distrutta. Da un solo lato il castello è unito alla spianata per mezzo di un ponte levatoio; dagli altri lati si erge a picco sulla nuda roccia. Fonti: http://www.lucaniaonline.it/monteserico.htm http://www.basilicata.cc/lucania/monteserico ANTONIO MASSARO gazzettadelmezzogiorno.it – 6 aprile 2010

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Genzano di Lucania

Il Pagus Gentianum
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graziosa cittadina si trova su una lieve e morbida collina, ai confini orientali della Puglia, a quasi 600 metri sul livello del mare. Le genti del “Pagus Gentianum”, insediamento romano del VII- VI secolo a.C., si trasferirono in questa terra a seguito dell’epidemia di malaria che ai tempi correva, dando origine e nome all’attuale Genzano. Il primitivo abitato pare fosse fondato sulle rovine di un antico “pagus” dell’antica “Bantia” probabilmente nel X secolo. Immerso tra i campi di grano ed avvolto dalle brezze della natura circostante, anche Genzano Di Lucania, come tutti i paesi dell’Alto Bradano, subì l’influenza normanna e le continue evoluzioni delle famiglie feudatarie che la governarono, seguendo tali cambiamenti nella storia, nella cultura e nell’arte, ancora palesemente viva nella cittadina. Antico e moderno Oggi la cittadina è distinta in due parti ben caratterizzate: la parte vecchia, posta su uno sperone, con viuzze e fabbricati antichi e la nuova, edificata nella parte alta pianeggiante della collina, con larghe strade e moderni edifici.

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Un grande castello Palazzo De Marinis, ora adattato a sede del Municipio, separa Genzano vecchia dalla nuova. Al nome Genzano è stato aggiunto “di Lucania” per distinguerla da Genzano di Roma. La Fontana Cavallina Il borgo antico di Genzano, caratterizzato da un labirinto di vicoli e passaggi, ben ricorda il periodo medioevale e l’importanza assoluta che essa ricoprì nel periodo feudale. Poco distante dal Castello di Monteserico, è situata La Fontana Cavallina, annoverata ufficialmente tra le 33 fontane Più Belle D’Italia, la quale fu oggetto di raffigurazione su un francobollo da 120 Lire del 1978, alle cui spalle maestosa sorvegliante della fontana è posta una statua di Cerere.

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Questo gioiello di architettura, bellezza e funzionalità, permette di recuperare le acque in sovrabbondanza sia dalla superficie che sotterranee, ovviando agli inevitabili fenomeni di erosione della valle. Un tempo la fontana accoglieva nel suo centro una statua senza testa della Dea Cerere, custodita oggi nel Palazzo De Marinis, sede del Municipio, altra tappa obbligata per chi visita Genzano

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Fonti: http://www.lucaniaonline.it/monteserico.htm http://www.basilicata.cc/lucania/monteserico ANTONIO MASSARO gazzettadelmezzogiorno.it – 6 aprile 2010

I MERAVIGLIOSI CASTELLI DI FEDERICO II DI SVEVIA IN BASILICATA-PUGLIA-CALABRIA-SICILIA

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