Bianca Lancia
Amore a prima vista Alla città di Melfi (LINK) è legata la storia di Bianca Lancia, la donna che Federico II amò più di ogni altra. Federico incontrò Bianca ad Agliano (presumibilmente nel maggio del 1226) nel corso di un giro di ricognizione delle città imperiali, in previsione della lotta contro i Comuni della Lega Lombarda poiché fu ospite del conte Bonifacio d’Agliano, padre di Bianca e cognato del marchese Manfredi Lancia. Bianca discendeva dalla famiglia piemontese dei Lancia poiché sua madre, prima del suo secondo matrimonio con Bonifacio d’Agliano, era stata sposata con un conte Lancia. L’imperatore, invaghitosi della giovane donna (al momento dell’incontro con Federico II Bianca aveva solo 15 anni) la portò con sé presso il castello di Melfi (LINK) al seguito dello zio di lei, Manfredi, marchese di Monferrato. Lo scrigno della felicità Quasi sicuramente la fortezza lucana fu il luogo in cui l’imperatore e Bianca Lancia concepirono nell’agosto del 1231, nel pieno della elaborazione delle Costituzioni Melfitane, il loro secondo figlio Manfredi, il prediletto di Federico II. Le fonti concordano sulla presenza di Federico nel castello di Melfi ai primi di giugno del 1232, in coincidenza con la nascita del piccolo; qui l’imperatore organizzò un banchetto per festeggiare il lieto evento. L’orgoglio della principessa Secondo una leggenda che ci è stata tramandata da padre Bonaventura da Lama e ripresa dallo storico Pantaleo, durante la gravidanza di Manfredi Federico tenne rinchiusa l’amante in una torre del castello di Gioia del Colle. Desiderio di riservatezza, capriccio, gelosia? Il Bonaventura propende per quest’ultima, anche se l’aspetto del figlio, somigliantissimo al padre, smentirà ogni più lieve dubbio. Resta il fatto che la sensibile principessa non poté resistere all’umiliazione; vinta dal dolore, si tagliò i seni e li inviò all’imperatore su di un vassoio assieme al neonato. Dopo di che, conclude il cronista, “passò ad altra vita”. Da quel giorno, ogni notte, nella torre del castello detta ora Torre dell’Imperatrice si ode un flebile, straziante lamento: il lamento di una donna offesa che protesta all’infinito la propria innocenza. L’unica donna ma non l’unica moglie Che Bianca sia stata l’unica donna che Federico abbia veramente amato, sono in molti a sostenerlo, ricordando che ad essa solamente avrebbe dedicato una poesia della quale restano famosi solo i primi versi “ poi che ti piace amore faronde mia possanza dat’agio lo mio core ch’io degia trovare ch’io venga a compimento in voi, madonna, amore…” Fu Bianca mai veramente sposa dell’imperatore? Si racconta che sul letto di morte, nell’atto del matrimonio celebrato dall’arcivescovo Berardo di Castacca, la sposa abbia ottenuto la legittimazione del vincolo amoroso e dei figli nati dalla loro relazione. Fonti: R. Russo “Federico II e le donne”, 1997, Editrice Rotas A. Gentile “Le quattro mogli di Federico II fra mito e realtà”, 2002, www.stupormundi.it