Ruggiero di Lauria
I Lauria al servizio degli svevi Figlio del Gran Giustiziere della Basilicata, Riccardo di Lauria, Ruggiero nacque nel paese lucano 5 anni prima della morte del grande imperatore svevo. Il padre era stato anche un fedele servitore di re Manfredi, figlio di Federico II, col quale condivise la morte in battaglia nel 1266, contro le truppe di Carlo I d’Angiò. Sua madre Bella, zia del grande amore di Federico II, Bianca Lancia, per salvare il figlio dalle furie degli Angioini, riparò nella corte di Costanza, prima figlia di Manfredi, dove il piccolo fu educato ed istruito e dove formò il suo carattere. I Vespri siciliani Non sappiamo chi fosse il suo maestro, né grazie a chi avesse acquisito le eccellenti conoscenze nautiche che senza dubbio possedeva, come dimostrano i risultati che ottenne. In ogni caso, spettò a lui il comando supremo delle flotte militari riunite siculo-catalane e la responsabilità del loro armamento, e soprattutto dipese dalla sua capacità l’andamento della guerra dei Vespri siciliani, che fu in gran parte combattuta sul mare. Da sempre attratto dalla vita marinara, infatti, nel 1282 Ruggiero fu nominato capo della flotta del regno aragonese di Sicilia, insorta contro gli Angioini durante i Vespri Siciliani. Il principe del Mediterraneo Da allora e fino
alla sua morte avvenuta nel 1305, la sua personalità ha dominato la storia marinara dell’Europa meridionale. Per la vastità delle imprese, per l’importanza numerica delle sue armate non è secondo che ad Andrea Doria, il principe dei marinai mediterranei. Per la vastità è impossibile elencare tutte le sue imprese, ne ricordiamo solo alcune: la battaglia navale di Malta e di Castellammare di Stabia, la conquista delle Isole di Gerba (Tunisia), la battaglia navale tra Barcellona e Capo San Sebastiano, varie incursioni in Grecia e le numerose battaglie navali e di terra in Sicilia, Calabria, Basilicata e Campania. Egli sconfisse più volte la flotta angioina e, nella celebre battaglia del Golfo di Napoli del 1284, riuscì persino a catturare il principi ereditario Carlo II d’Angiò. Il buen retiro catalano Possiamo certamente affermare che Ruggiero fu, in parte, l’uomo che determinò il destino dell’Italia Meridionale, favorendo l’avvento degli Spagnoli. Discutibile rimane, però, il suo passaggio dalla parte degli avversari, dopo averli aspramente combattuti per mare e per terra. Dopo la pace di Caltabellotta che chiuse nel 1302 la lunga guerra del Vespro, Ruggiero fece atto di sottomissione a Federico di Sicilia e si ritirò nella Catalogna ove morì. Messer Ruggiero e la letteratura Nobile per azioni compiute con valore, Ruggiero diventò soggetto per canti di menestrelli, per racconti di novellieri e le sue azioni furono valutate da importanti storici. Ruggiero di Lauria compare nel Decamerone di Boccaccio nella novella della V giornata dove si racconta che il grande ammiraglio lucano si adoperò per salvare gli sfortunati innamorati, Gian di Procida e Restituta, da una triste fine, intercedendo presso Federico II. A lui è anche stato intitolato un cacciatorpediniere appartenente alla marina spagnola. Fonti: “Federico II – Ruggiero di Lauria”, Nicle Sisto Piscitelli www.ecodibasilicata.it/html/ruggero_di_lauria.html www.treccani.it