Castel Lagopesole
Del lago sospeso da cui il paese prende il nome c’è solo memoria; c’è traccia, invece, del passaggio di Federico II che, purtroppo, morì prima di veder terminati i lavori di ampliamento e fortificazione del castro, da lui voluti per trasformarlo in un luogo dedicato agli svaghi della famiglia imperiale. Il castello (LINK), fortunatamente, fu terminato dal figlio Manfredi, ed è lì ad accogliere turisti e curiosi, con tanto di fantasmi e leggende. E’ consigliabile visitare la rocca nelle notti di luna piena perché si narra che durante i pleniluni il maniero federiciano si popoli di strane presenze: una donna vestita di bianco con un lume in mano si aggira nel castello alla ricerca del perduto sposo che, intanto, a cavallo del suo destriero, vagabonda nei boschi sottostanti sperando di incontrarla. Al buio, però, bisognerà fare attenzione: si racconta pure di fatali trabocchetti collocati nella fortificazione dal nonno di Federico II per evitare che un suo terribile segreto potesse essere svelato. Se, invece, doveste scegliere di visitare il castello quando il sole splende in cielo, osservate con attenzione i capitelli e le mensole nelle sale residenziali che si affacciano sul cortile grande: sarete introdotti all’arte della caccia, passatempo prediletto dallo svevo che ad essa dedicò un trattato.